domenica 10 giugno 2012

No Taitol IV - V

La casa del santo coperta di sterco viene strozzata dall'abbraccio fiammante dell'ultima guerra. Vieni, fantasma di passati astrusi, a tormentare le nostre notti. Come può del fuoco liquido annientare con tanta facilità le pareti di ferro stantio che tengono unito il senso? Ridi, folle incatenato, perché la tua profezia di distruzione è esatta, ridi e cadi pezzo a pezzo. La guerra è per coloro che deridono la pace, e per loro soltanto, che vengano sommersi da una valanga di detriti gli altri. Uno sbadiglio ci seppellirà.

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Vieni, spettro dei pensieri della foschia, apri i cancelli per il mondo dell'intorpidimento, mostraci la quiete dell'istante che mai arriva, fili d'erba in una rete sonnolenta che trasale ad ogni colpo della campana, fontana di suoni irreali come la voce dei cristalli. Lo specchio che divide l'allucinazione da un mondo allucinato e dimentico di essere stato più piccolo di un granello di sabbia. Una canzone risuona e le sue onde sono l'incerto percorso verso la meta che nessuno conosce con certezza.


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Vista la mia totale assenza da mesi a questa parte, due no taitol al prezzo di uno.